domenica 31 dicembre 2017

Divino non osare

Sulla divinità del non osare,
del non sentire, del dimenticare.

Non detti, pie esclusioni, motti muti,
licenze dal poetico, grottesche
ricostruzioni storiche, fiabesche 
antichità, cimeli ed altre tare.

Per farci di novità pazzesche,
e cco che ci mette su una sedia,
perdendosi le ore ed i minuti.

La pelle è una corazza per il viso
e il nulla già la cinge, già l'assedia,
la vince, l'oggi resta una tragedia, 
il divenire un senso che rifiuti.

Le circostanze fanno il pianto e riso, 
mentre la libertà muore d'inedia,
il caso e l' "è così" ci fanno a pezzi.

Occhio non veda, lacrima non unga,
bocca non parli, cuore non si spezzi,
che si diventi quello che disprezzi
per dimostrare che il mondo è diviso.

La vita non mi stuzzichi né punga
resti distratta e inutilmente lunga.

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