mercoledì 29 novembre 2017

Tran tran

Di continuo l'ebbrezza della fine
della caducità muove l'ingegno,
ed ogni testa scolpita nel legno
mostra l'infinità del divenire.

E se ci penso lascio le colline
del ripensare stanco, fuori segno 
e il domandarmi come andrà a finire.

Le lune storte di certe mattine
quando non è serata né nottata
rivelano che il sole dovrà uscire.

"Tran tran" ripete senza fine
la lavatrice, con l'aria da fata 
di casa, sempre più impegnata
a ripulire i sogni e le mie mire.

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