Dentro il nostro sacro dentro
dove siamo chi noi siamo
quando penetriamo, al centro
dell'abisso che abitiamo,
quando respiriamo il tutto
come è attraversato il ramo
dalla linfa, che è costrutto
per la foglia, il fiorellino
per il seme e per il frutto,
si diventa pian pianino
nutrimento per la mente
e lì dentro, come il pino
fa i pinoli, lentamente
dei germogli di armonia
si diramano dal niente,
le certezze della via
da quel ritmico corale
si distaccano, e, magia!
Quei depositi, quel sale
si rispecchierà, a ragione
nella mensa personale.
Questo, è salificazione
martedì 30 dicembre 2014
mercoledì 24 dicembre 2014
Sol Invictus (7) - fine
Dentro il buio più tremendo
dentro il freddo originato
dal gelarsi dentro, orrendo
di un sentire ottenebrato
ci chiediamo quando, e come
avrà forza, senso e fiato
il respiro, il nostro nome.
A chi veglia, a chi non dorme,
la risposta arriva, eccome,
riportata dalle torme
pure d'esseri celesti:
"Oggi è nato, gioia enorme!
Solo fasce ha come vesti!
Su una greppia poverella
troverete un bimbo, e questi
renderà ogni cosa bella!
Luce vera splenda, e suoni
al divino, su ogni stella
nelle altissime regioni,
e negli uomini, verace,
che rilucono a milioni
sopra questa terra, pace!".
dentro il freddo originato
dal gelarsi dentro, orrendo
di un sentire ottenebrato
ci chiediamo quando, e come
avrà forza, senso e fiato
il respiro, il nostro nome.
A chi veglia, a chi non dorme,
la risposta arriva, eccome,
riportata dalle torme
pure d'esseri celesti:
"Oggi è nato, gioia enorme!
Solo fasce ha come vesti!
Su una greppia poverella
troverete un bimbo, e questi
renderà ogni cosa bella!
Luce vera splenda, e suoni
al divino, su ogni stella
nelle altissime regioni,
e negli uomini, verace,
che rilucono a milioni
sopra questa terra, pace!".
martedì 23 dicembre 2014
Sol Invictus (6)
Santa notte, il cielo abbraccia
nuovamente la sua terra,
ed il sole si riaffaccia
e rivince la sua guerra
sulla la notte, la sua luce
calda e forte ci riafferra.
Santa notte, che ricuce
ogni anno quello squarcio
tra chi veramente in nuce
siamo e questo mondo marcio.
Mondo inane e indifferente
a cui il vero sa d'intralcio
mondo spento ed apparente
pieno d'ogni ben di vuoto
che, deliberatamente
ci convince, col suo moto
d'esser liberi, rendendo
quel che è bello e buono, ignoto.
nuovamente la sua terra,
ed il sole si riaffaccia
e rivince la sua guerra
sulla la notte, la sua luce
calda e forte ci riafferra.
Santa notte, che ricuce
ogni anno quello squarcio
tra chi veramente in nuce
siamo e questo mondo marcio.
Mondo inane e indifferente
a cui il vero sa d'intralcio
mondo spento ed apparente
pieno d'ogni ben di vuoto
che, deliberatamente
ci convince, col suo moto
d'esser liberi, rendendo
quel che è bello e buono, ignoto.
lunedì 22 dicembre 2014
Sol Invictus (5)
Ed il santo canta, e i lupi
muti stanno, e canta il cuore,
poi ci parla, e non si sciupi
l'ora, e infatti l'oratore
più non parla, adesso bela
bela, il nome dell'amore
quel bambino che rivela
cosa sia il divino, il niente
che è già tutto, e il santo anela
abbracciarlo, e lentamente
si avvicina a quel bambino
che si desta, e nuovamente
carne, sangue, un bel visino
ridiventa, tra le braccia
del giullare più divino.
muti stanno, e canta il cuore,
poi ci parla, e non si sciupi
l'ora, e infatti l'oratore
più non parla, adesso bela
bela, il nome dell'amore
quel bambino che rivela
cosa sia il divino, il niente
che è già tutto, e il santo anela
abbracciarlo, e lentamente
si avvicina a quel bambino
che si desta, e nuovamente
carne, sangue, un bel visino
ridiventa, tra le braccia
del giullare più divino.
domenica 21 dicembre 2014
Sol Invictus (4)
Ma una notte l'estro, l'arte
quella forza sovrumana
dell'umanità in disparte
che rinasce, non fu vana.
Quella notte micidiale,
chiara come il giorno, e sana,
dolce all'uomo e all'animale,
molti, accorsero, lì a Greccio:
il natale del Natale.
E stormisce quell'intreccio
di fogliame tra le rupi:
l'olmo e il faggio, il pino e il leccio.
quella forza sovrumana
dell'umanità in disparte
che rinasce, non fu vana.
Quella notte micidiale,
chiara come il giorno, e sana,
dolce all'uomo e all'animale,
molti, accorsero, lì a Greccio:
il natale del Natale.
E stormisce quell'intreccio
di fogliame tra le rupi:
l'olmo e il faggio, il pino e il leccio.
venerdì 19 dicembre 2014
Sol Invictus (3)
Questo sole è il sentimento
mai perduto, mai sconfitto
che serbiamo dentro, lento
ma indelebile ed invitto,
la ragione, la speranza
l'estro che non sta mai zitto,
e diventa canto, danza
che danziamo tutti e ognuno,
vita, regola e sostanza.
Notte santa di digiuno
di pensiero che carezza
che ci rende tutti ed uno,
notte d'umile saggezza,
mentre nelle nostre case
piene d'ogni squisitezza
le pareti son pervase
di magia d'altra natura
che alle nostre menti, invase
da pattume e segatura
propinati da ogni parte,
porta incanto e nebbia pura.
mai perduto, mai sconfitto
che serbiamo dentro, lento
ma indelebile ed invitto,
la ragione, la speranza
l'estro che non sta mai zitto,
e diventa canto, danza
che danziamo tutti e ognuno,
vita, regola e sostanza.
Notte santa di digiuno
di pensiero che carezza
che ci rende tutti ed uno,
notte d'umile saggezza,
mentre nelle nostre case
piene d'ogni squisitezza
le pareti son pervase
di magia d'altra natura
che alle nostre menti, invase
da pattume e segatura
propinati da ogni parte,
porta incanto e nebbia pura.
mercoledì 17 dicembre 2014
Sol Invictus (2)
Da lontano e indifferente
alla massa, l'Io si mosse,
penetrando tra la gente
suscitando l'acqua e il fuoco
l'aria e il vento travolgente
sulla terra, dentro il poco
dentro il fragile substrato
di un carnale, muto e fioco
corpicino di un neonato.
Meraviglia, gran stupore,
il miracolo incarnato.
Ed in queste stesse ore
dove il sole si nasconde
ed il buio ha il suo sentore
questo segno ci confonde.
Questo sole non accoglie
chi non veglia e non risponde
che alle proprie tare e voglie
ma a chi prende nutrimento
dalle cose che raccoglie
alla massa, l'Io si mosse,
penetrando tra la gente
suscitando l'acqua e il fuoco
l'aria e il vento travolgente
sulla terra, dentro il poco
dentro il fragile substrato
di un carnale, muto e fioco
corpicino di un neonato.
Meraviglia, gran stupore,
il miracolo incarnato.
Ed in queste stesse ore
dove il sole si nasconde
ed il buio ha il suo sentore
questo segno ci confonde.
Questo sole non accoglie
chi non veglia e non risponde
che alle proprie tare e voglie
ma a chi prende nutrimento
dalle cose che raccoglie
domenica 14 dicembre 2014
Sol Invictus (1)
Sogni, puri desideri
veglie, doni dati e avuti,
l'eco, oggi come ieri,
di cenoni, di temuti
drammi e orrori esistenziali
delle feste, dei vissuti
che, come angeli senz'ali
riviviamo. Riti, fasti
ci costringono puntuali
dentro pranzi e cene, pasti
dove è in ombra ogni conflitto
ed estatici, entusiasti
diventiamo con profitto
molto più felici e buoni,
consumandoci il diritto
di mangiarci panettoni.
E' natale, perchè è ora
di rinascere a tentoni
è natale, ma finora
oltre a poche tinte rosse
l'atmosfera non migliora:
giunge come niente fosse.
veglie, doni dati e avuti,
l'eco, oggi come ieri,
di cenoni, di temuti
drammi e orrori esistenziali
delle feste, dei vissuti
che, come angeli senz'ali
riviviamo. Riti, fasti
ci costringono puntuali
dentro pranzi e cene, pasti
dove è in ombra ogni conflitto
ed estatici, entusiasti
diventiamo con profitto
molto più felici e buoni,
consumandoci il diritto
di mangiarci panettoni.
E' natale, perchè è ora
di rinascere a tentoni
è natale, ma finora
oltre a poche tinte rosse
l'atmosfera non migliora:
giunge come niente fosse.
martedì 9 dicembre 2014
Pietre
Nere, dure, aspre pietre,
scaglie aguzze mai scagliate,
rocce, scure piastre, tetre
concrezioni, corrugate
superfici, le dendriti
dentro schegge levigate,
sforzi circolari, miti,
frange eretiche colpevoli
d'esser troppo, e troppo arditi
i suoi seguaci, ma mutevoli
le crociate pro o contro
lotte, inganni, deplorevoli
turbamenti a effetto scontro,
gorghi poco entusiasmanti,
citazioni per riscontro,
crasi, ellissi, disarmanti
giri invalsi di parole
tristi, orribili e pesanti
modi d'essere chi vuole
chi non siamo, le faretre
d'altre frecce verso il sole
nero, scaglie frecce e pietre.
scaglie aguzze mai scagliate,
rocce, scure piastre, tetre
concrezioni, corrugate
superfici, le dendriti
dentro schegge levigate,
sforzi circolari, miti,
frange eretiche colpevoli
d'esser troppo, e troppo arditi
i suoi seguaci, ma mutevoli
le crociate pro o contro
lotte, inganni, deplorevoli
turbamenti a effetto scontro,
gorghi poco entusiasmanti,
citazioni per riscontro,
crasi, ellissi, disarmanti
giri invalsi di parole
tristi, orribili e pesanti
modi d'essere chi vuole
chi non siamo, le faretre
d'altre frecce verso il sole
nero, scaglie frecce e pietre.
venerdì 5 dicembre 2014
Sotto sopra
Sopra, sotto, senza senso
ci barbaglia questo abbaglio,
sogno, senza alcun assenso
nell'ingorgo del travaglio,
senza orgoglio, senza forme
senza l'ombra di uno sbaglio,
con assurdità abnorme
come seme senza frutto
o semantica difforme
senza storia né costrutto,
senza ordito, senza trama
ricordando niente e tutto
senza cedere alla brama
ma cedendo a chi mi opprime,
senza pancia che reclama
cibo, versi o solo rime,
dando tutto ciò che acquisto
ritenendo ciò che esprime
la mia vera essenza. Esisto
solamente perchè vivo.
Tutto, invece, è fritto misto
tra risate e aperitivo.
ci barbaglia questo abbaglio,
sogno, senza alcun assenso
nell'ingorgo del travaglio,
senza orgoglio, senza forme
senza l'ombra di uno sbaglio,
con assurdità abnorme
come seme senza frutto
o semantica difforme
senza storia né costrutto,
senza ordito, senza trama
ricordando niente e tutto
senza cedere alla brama
ma cedendo a chi mi opprime,
senza pancia che reclama
cibo, versi o solo rime,
dando tutto ciò che acquisto
ritenendo ciò che esprime
la mia vera essenza. Esisto
solamente perchè vivo.
Tutto, invece, è fritto misto
tra risate e aperitivo.
lunedì 1 dicembre 2014
Colori
Siamo solo colori
dentro questo dipinto
sfumature, sapori
profumi dell'istinto
della passione persa
del nostro orgoglio vinto.
Colori di diversa
specie, natura e foggia
su questa terra aspersa
dall'incessante pioggia
d'echi, rumori e voci.
Dove il colore poggia,
strade ritrova, e incroci
erbe, cespugli e pietre
alberi ancora, e croci,
prende da solo vita
da solo prende morte,
parabola tradita
da queste viste corte.
Siamo, di questi fiori
il tono fresco e forte.
Siamo solo colori.
dentro questo dipinto
sfumature, sapori
profumi dell'istinto
della passione persa
del nostro orgoglio vinto.
Colori di diversa
specie, natura e foggia
su questa terra aspersa
dall'incessante pioggia
d'echi, rumori e voci.
Dove il colore poggia,
strade ritrova, e incroci
erbe, cespugli e pietre
alberi ancora, e croci,
prende da solo vita
da solo prende morte,
parabola tradita
da queste viste corte.
Siamo, di questi fiori
il tono fresco e forte.
Siamo solo colori.
giovedì 27 novembre 2014
Lo so già
Che tutto è normale, ma finto
che tutto inventato, dipinto,
che sono malato, già vinto
non è novità, lo so già.
Che il sole non fa primavera
che in fondo la bianca scogliera
nasconde la trama più nera
non è novità, lo so già.
Che ci hanno dipinto il futuro
di rosa, di chiaro, di scuro
che dietro la porta c'è un muro
non è novità, lo so già
Che siamo già vividi e apparsi,
che amare è solo trovarsi
nell'attimo di una catarsi
non so, anche se lo so già.
che tutto inventato, dipinto,
che sono malato, già vinto
non è novità, lo so già.
Che il sole non fa primavera
che in fondo la bianca scogliera
nasconde la trama più nera
non è novità, lo so già.
Che ci hanno dipinto il futuro
di rosa, di chiaro, di scuro
che dietro la porta c'è un muro
non è novità, lo so già
Che siamo già vividi e apparsi,
che amare è solo trovarsi
nell'attimo di una catarsi
non so, anche se lo so già.
martedì 25 novembre 2014
Sei chi sei
Non ci basta l'occorrente
non ci bastano i denari
devi ovviare a questo niente
che è coperto dagli affari.
La dinamica ci mente
della mente, e sono vari
quegli scopi dell'assente
che ci rende poco chiari.
Tutto scorre, inutilmente
tutto ascolti, niente impari
tutto visita il presente
tutto sembri, nulla appari
sei chi sei, non chi diventi,
non l'esame che prepari.
non ci bastano i denari
devi ovviare a questo niente
che è coperto dagli affari.
La dinamica ci mente
della mente, e sono vari
quegli scopi dell'assente
che ci rende poco chiari.
Tutto scorre, inutilmente
tutto ascolti, niente impari
tutto visita il presente
tutto sembri, nulla appari
sei chi sei, non chi diventi,
non l'esame che prepari.
venerdì 21 novembre 2014
Preghiera
Questa mia richiesta e voglia
vuole mantenere fermo
il proposito, che sfoglia
quel magnifico quaderno
scritto tra le dimensioni
tra l'effimero e l'eterno.
Quei legami, connessioni
quella interdipendenza
che ci fa sentire buoni
a voler solo l'essenza.
E che rende più sincero
l'atto, il prendere coscienza,
privo d'ogni menzognero
interesse di possesso
falso, artificiale o nero.
Tutto questo può in sé stesso
farsi nominare "Amore".
Quell'incanto, quell'amplesso
con il tutto, il cui odore
dalle estremità fiutiamo
conoscendolo col cuore,
ma che il fondo non capiamo.
martedì 18 novembre 2014
Il drago
Tutto, in testa, sono io
sono, penso, sogno, vago
Giove, Bacco, un altro dio,
mi concentro e mi divago
non do corda, poi do spago
ma sentendone brusio
tutto manca, poi m'appago.
sopraggiunge questo oblio.
Ispirato da Calliope
io mi compro, e tutto pago
anche ciò che al posto mio,
un'artista, o forse un mago
vuole uccidere, ma io
voglio cavalcarlo. E' un drago.
sono, penso, sogno, vago
Giove, Bacco, un altro dio,
mi concentro e mi divago
non do corda, poi do spago
ma sentendone brusio
tutto manca, poi m'appago.
sopraggiunge questo oblio.
Ispirato da Calliope
io mi compro, e tutto pago
anche ciò che al posto mio,
un'artista, o forse un mago
vuole uccidere, ma io
voglio cavalcarlo. E' un drago.
mercoledì 12 novembre 2014
Bianco
Bianco, nero, sole caldo
vita piena, caldo mare
più si insinua, più rinsaldo
cosa sono, cosa fare.
Da quel primo mio respiro
ho vissuto per amare,
vivo, penso, amo e inspiro
ogni giorno per uscire
da me stesso ma poi espiro
per tornare in me e scoprire
fede, immensi spazi e cielo
nelle pieghe del sentire,
cosa sono, dietro il velo
che mi cela, che nasconde
al di là di quel che anelo
la mia vera essenza e infonde
pura e immacolata grazia
che mi ispira e mi confonde
che mi satura e mi sazia
che mi rende più spavaldo.
La mia anima ringrazia
sotto questo sole caldo.
vita piena, caldo mare
più si insinua, più rinsaldo
cosa sono, cosa fare.
Da quel primo mio respiro
ho vissuto per amare,
vivo, penso, amo e inspiro
ogni giorno per uscire
da me stesso ma poi espiro
per tornare in me e scoprire
fede, immensi spazi e cielo
nelle pieghe del sentire,
cosa sono, dietro il velo
che mi cela, che nasconde
al di là di quel che anelo
la mia vera essenza e infonde
pura e immacolata grazia
che mi ispira e mi confonde
che mi satura e mi sazia
che mi rende più spavaldo.
La mia anima ringrazia
sotto questo sole caldo.
lunedì 10 novembre 2014
Nero
Nero, bianco, niente intorno
come l'alba senza sole
come luce senza giorno
o silenzio di parole,
questo immenso cielo d'ombra
ci propina ciò che vuole.
Come scia sul mare, ingombra
la mia via, mi sento vinto
la mia vita non è sgombra
da quel sole che è dipinto,
sole artato e ingannatore
spento, triste, cupo e finto.
Nero come il mio dolore
che è tutt'uno con il vento
che ora vomita calore
ora soffia tradimento.
Tutto, dentro, ti consuma,
resta inutile tormento
ti convince d'esser piuma
quando piomba tutto attorno,
sputa, erutta, sbava e fuma
mentre il dì non si fa giorno.
come l'alba senza sole
come luce senza giorno
o silenzio di parole,
questo immenso cielo d'ombra
ci propina ciò che vuole.
Come scia sul mare, ingombra
la mia via, mi sento vinto
la mia vita non è sgombra
da quel sole che è dipinto,
sole artato e ingannatore
spento, triste, cupo e finto.
Nero come il mio dolore
che è tutt'uno con il vento
che ora vomita calore
ora soffia tradimento.
Tutto, dentro, ti consuma,
resta inutile tormento
ti convince d'esser piuma
quando piomba tutto attorno,
sputa, erutta, sbava e fuma
mentre il dì non si fa giorno.
venerdì 7 novembre 2014
Tarli
Uno un'altro, un'altro ancora
quando tutto, quando niente,
la mia testa sogna e ignora
cosa salta nella mente.
Tutto e subito, ma intanto
niente e tardi, o mai, e assente
cosa sei e resta accanto
quella nera sensazione
che ti ammanta del suo manto.
Ecco, vedo la questione
che non campa e che non muore,
ma son fermo, mi si oppone
il mio stesso e ottuso onore.
Vedo, sento, ma non parlo
sento pure l'acre odore.
Nella testa rode un tarlo
ma perché perché perché,
soffro, ma di eliminarlo
non mi perito, non c'è
oltre me chi ci lavora
e ne osservo dentro me
uno, un'altro, un'altro ancora.
quando tutto, quando niente,
la mia testa sogna e ignora
cosa salta nella mente.
Tutto e subito, ma intanto
niente e tardi, o mai, e assente
cosa sei e resta accanto
quella nera sensazione
che ti ammanta del suo manto.
Ecco, vedo la questione
che non campa e che non muore,
ma son fermo, mi si oppone
il mio stesso e ottuso onore.
Vedo, sento, ma non parlo
sento pure l'acre odore.
Nella testa rode un tarlo
ma perché perché perché,
soffro, ma di eliminarlo
non mi perito, non c'è
oltre me chi ci lavora
e ne osservo dentro me
uno, un'altro, un'altro ancora.
mercoledì 5 novembre 2014
Acqua semplice
I livelli di realtà
sono due, sono diverse
queste nostre due metà
che sentiamo, sono perse
una dentro l'altra, intrise
delle loro controverse
gerarchie, dei loro miseri
e meschini pesi indosso,
delle loro accese assise.
A noi sembra un paradosso
ma è corretto, è naturale.
Va ridotto tutto all'osso
per assaporare il sale
che sta nel sudore asciutto
del tuo credere, né vale
quel che adesso è niente e tutto:
il sapore del sapere
come l'osso di prosciutto
non disseta, devi bere
l'acqua semplice che ha
dentro sé, dissolte intere
micro e macro verità.
sono due, sono diverse
queste nostre due metà
che sentiamo, sono perse
una dentro l'altra, intrise
delle loro controverse
gerarchie, dei loro miseri
e meschini pesi indosso,
delle loro accese assise.
A noi sembra un paradosso
ma è corretto, è naturale.
Va ridotto tutto all'osso
per assaporare il sale
che sta nel sudore asciutto
del tuo credere, né vale
quel che adesso è niente e tutto:
il sapore del sapere
come l'osso di prosciutto
non disseta, devi bere
l'acqua semplice che ha
dentro sé, dissolte intere
micro e macro verità.
martedì 4 novembre 2014
Pensa un po'
Ho capito, adesso so,
ma non so ridire cosa,
ho capito ora però,
la mia mente non riposa.
Quello. Infatti. Veramente.
Vedo, penso, ma non osa
dire cosa la mia mente.
Sta di qua, ma è anche là.
E' quel senza, che è presente
dapertutto, in verità.
Dalla logica salire,
quella logica, che ha
poca logica, e sentire
nel sostrato quell'essenza
che non cerca il divenire.
Quello che rimane, assenza
d'esperienza e evoluzione:
quel che evolve infatti è senza
fine e senza soluzione.
Ho capito, ma non so
darne la dimostrazione
né ridirlo. Pensa un po'!
ma non so ridire cosa,
ho capito ora però,
la mia mente non riposa.
Quello. Infatti. Veramente.
Vedo, penso, ma non osa
dire cosa la mia mente.
Sta di qua, ma è anche là.
E' quel senza, che è presente
dapertutto, in verità.
Dalla logica salire,
quella logica, che ha
poca logica, e sentire
nel sostrato quell'essenza
che non cerca il divenire.
Quello che rimane, assenza
d'esperienza e evoluzione:
quel che evolve infatti è senza
fine e senza soluzione.
Ho capito, ma non so
darne la dimostrazione
né ridirlo. Pensa un po'!
venerdì 31 ottobre 2014
Esperimenti mentali
E d'un tratto, di scatto,
la rabbia rimasta
sotto la coltre che ti resta,
ti fa dire basta, non oltre,
basta con le privazioni,
l'esser cloni
basta con le conclusioni
figlie di frustrazioni basta,
non è l'asta che fa la bandiera, basta, viene sera
ma di giorno non s'avvera
nessuna primavera,
non si tinge di colore
la sfinge dell'onore
non si finge l'amore,
non si dipinge di dolore la laringe
per tacere le storie vere,
riveste ogni ora che passa
la sua tassa,
basta con dire basta,
si alzerà la nuova era
dopo che verrà sera e notte,
e rotte tutte le inferenze,
le tendenze dense,
le invadenze,
dopo che le credenze delle scemenze
si saranno spente,
dopo che la mente di ognuno
sarà riposta sulla risposta
piuttosto che sulla domanda,
dopo la banda di banditi
che ci comanda
si ritroverà senza randa
fiocco o timone,
dopo che le persone
saranno vero testimone
di chi siamo,
chi abbiamo dentro,
nel centro del centro.
Come dice il tal dei tali,
nel mondo siamo uguali,
ma siamo nella mani
di immani capitali,
e per sentirci validi
non ci restano che attenti
esperimenti mentali.
Sali ora, sali, sali.
la rabbia rimasta
sotto la coltre che ti resta,
ti fa dire basta, non oltre,
basta con le privazioni,
l'esser cloni
basta con le conclusioni
figlie di frustrazioni basta,
non è l'asta che fa la bandiera, basta, viene sera
ma di giorno non s'avvera
nessuna primavera,
non si tinge di colore
la sfinge dell'onore
non si finge l'amore,
non si dipinge di dolore la laringe
per tacere le storie vere,
riveste ogni ora che passa
la sua tassa,
basta con dire basta,
si alzerà la nuova era
dopo che verrà sera e notte,
e rotte tutte le inferenze,
le tendenze dense,
le invadenze,
dopo che le credenze delle scemenze
si saranno spente,
dopo che la mente di ognuno
sarà riposta sulla risposta
piuttosto che sulla domanda,
dopo la banda di banditi
che ci comanda
si ritroverà senza randa
fiocco o timone,
dopo che le persone
saranno vero testimone
di chi siamo,
chi abbiamo dentro,
nel centro del centro.
Come dice il tal dei tali,
nel mondo siamo uguali,
ma siamo nella mani
di immani capitali,
e per sentirci validi
non ci restano che attenti
esperimenti mentali.
Sali ora, sali, sali.
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