venerdì 10 gennaio 2014

Sentore

Il dio di me stesso mi chiama
ne seguo col fiuto l'odore,
ne vedo soltanto la trama
soltanto il sottile sentore.
Quell'aria conosco, è di casa
da dentro si sente il suo suono
la mente ne è tutta pervasa,
ma io non capisco chi sono.
Mi perito d'esser assente
a questa mia chiama, non vedo
chi bussa dall'alto, suadente
e vuole imbastire il mio credo.
Io credo, io sono, io ho visto
io penso, io vivo, io sento,
io regno, io sogno, resisto
io viaggio, io resto, io tento.

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