giovedì 2 ottobre 2014

Tiepidi lampi

Fremiti, tiepidi lampi
d'altri sbiaditi barbagli
fulmini sparsi sui campi,
sfondoni, topiche, sbagli
restano poco appropriati
come quei filtri, quei vagli
che dei pensieri pensati
hanno scartato i più fini
e coi più grossi e bacati
hanno tracciato confini.

E confinati da soli,
sui nostri letti e cuscini
dove quei sogni, quei voli
in altri mondi riposano
restando miseri, soli,
i nostri fremiti osano
come si osa dormire,
poi, sul più bello si posano.

Tutto finisce, e finire
è definirsi, non scampi,
vivendo dentro alle spire
fremendo tiepidi lampi.

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